Rambo: first blood

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isindor
view post Posted on 28/4/2010, 19:56     +1   -1




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Rambo è un film del 1982 diretto dal regista Ted Kotcheff. Tratto dal romanzo First Blood di David Morrell, ha tra gli sceneggiatori lo stesso Stallone, che interpreta il protagonista.

La pellicola vuole essere una condanna all'emarginazione subita dai reduci dal fronte, e una profonda introspezione che riguarda il personaggio del reduce disadattato. Un uomo, Rambo, trasformato in una macchina da guerra letale, che nasconde nel suo animo tutte le sofferenze subite da se stesso, ma anche dai suoi compagni di plotone, durante la guerra.

Il film è uscito il 22 ottobre 1982, e a fronte di un budget di circa 14.000.000 di dollari ne ha incassati solo negli Stati Uniti 47.212.904, raggiungendo in tutto il mondo i 125.000.000 di dollari di incasso.

TRAMA (ki nn l'ha ancora visto nn se la legga)
John James Rambo (Sylvester Stallone) è un reduce del Vietnam che vaga per gli Stati Uniti senza fissa dimora e senza un lavoro. Giunto a Hope una cittadina della British Columbia, in cerca di un suo amico, Delmore Barry, scopre che egli è morto di cancro per esposizione all'Agente Arancio.

Sul percorso di ritorno si imbatte nello sceriffo del posto Will Teasle (Brian Dennehy) che con la scusa di offrirgli un passaggio in realtà lo conduce fuori città, motivandogli arrogantemente che la presenza di vagabondi (e in particolar modo di reduci dal fronte) non è per niente gradita. Tuttavia una volta sceso dalla vettura, Rambo decide comunque di ritornare a Hope, ma Teasle, compiendo un abuso di potere, lo arresta per vagabondaggio, resistenza a pubblico ufficiale, e possesso d'arma illegale, un coltello.

Lo sceriffo affida il neodetenuto al suo vice, Arthur Galt (Jack Starrett), il quale però insieme ad altri colleghi sottopongono Rambo a vessazioni e umiliazioni, che fanno riaffiorare all'ex berretto verde, traumatizzato, i ricordi delle torture subite in Vietman. Si ribella, si sbarazza dei suoi aguzzini, fugge dalla stazione di Polizia, e sottraendo una motocicletta, si dirige fuori città.

Teasle lo insegue immediatamente, ma giunto in una altura impervia deve fermarsi perdendolo così di vista. Successivamente viene organizzata una battuta nei boschi, e tramite l'ausilio di un cane da fiuto localizzano Rambo, che per sfuggire alla cattura si cala in un crepaccio, ma alle sue spalle c'è un elicottero sul quale vi è il vice Galt, che imbracciando un fucile tiene sotto tiro l'ex soldato. Rambo intuisce che il poliziotto vuole sparargli, non ha scelta, cosicché si lancia nel vuoto, precipitando sulla vegetazione sottostante, ferendosi al braccio destro. Ma Galt non demorde, così Rambo scaglia una pietra verso l'elicottero, colpendone il parabrezza, il pilota perde il controllo, Galt perde l'equilibrio e cade nel precipizio morendo. Rambo gli sottrae le armi e la ricetrasmittente. Teasle e i suoi uomini lo individuano e lo invitano ad arrendersi, Rambo a sua volta sostiene a gran voce di essere innocente, e di non avere alcuna responsabilità per quanto avvenuto, ma loro aprono il fuoco, e lui fugge.

Successivamente la caccia al ricercato si concentra nella boscaglia limitrofa, dove Teasle e gli altri poliziotti verranno feriti atrocemente uno dopo l'altro, mediante tecniche di gueriglia.

Per la ricerca del fuggiasco viene richiesto l'intervento dell'Esercito e della Guardia Nazionale. Nel frattempo, fa il suo arrivo al quartier generale delle operazioni il Colonnello Samuel Trautman (Richard Crenna), l'Ufficiale che ha formato militarmente Rambo. Il graduato a colloquio con lo sceriffo Teasle, esalta le doti del suo soldato e lo convince, nel tentativo di farlo arrendere, da fare da intermediario. Trautman via radio riesce a dialogare con Rambo, il quale tuttavia pur essendo grato della sua offerta, non manifesta alcuna intenzione di consegnarsi alle autorità, affermando che "loro hanno sparato per primi", "hanno versato sangue per primi", (da cui il titolo della pellicola, "First Blood").

Il veterano, grazie al suo particolare addestramento in tecniche di guerriglia ha la meglio. Si rifugia all'interno di una vecchia miniera abbandonata, ma dei volontari della Guardia Nazionale con un lancia granate ne fanno esplodere l'ingresso. Gli autori del gesto esultando, sono convinti che Rambo sia rimasto ucciso, eccetto Trautman, che confida nella suo addestramento. Rambo riesce a trovare un'uscita secondaria dalla quale abbandona la miniera. Si impadronisce di un camion militare carico di M-60. una volta in città, fa esplodere un distributore di benzina e un'armeria. infine si introduce nell'ufficio di Teasle, e qui avviene lo scontro finale tra i due. Lo sceriffo, credendo di sorprenderlo da un lucernario, commette un'imprudenza. Rambo apre il fuoco, lo ferisce, ma non mortalmente.

Il Colonnello Trautman, raggiunge Rambo prima che quest'ultimo possa uccidere Teasle. oramai è circondato, non ha alcuna via di scampo. a questo punto esplode tutta la sua rabbia nei confronti di coloro che hanno emarginato chi ha combattuto. e poi, fra le lacrime, rievoca un episodio il cui protagonista è un suo ex compagno, rimasto dilaniato da un ordigno esplosivo, e dell'impossibilità di reintegrarsi nella vita civile. Trautman lo ascolta, lo conforta, dopodiché il reduce costretto alla resa, esce allo scoperto insieme al suo superiore.


CONCLUSIONE
Molto più che un semplice film d'azione, il film vuole essere una condanna all'emarginazione che circondava i reduci dal Vietnam e conduce una certa introspezione che riguarda il personaggio del reduce disadattato, che nasconde sotto la superficie del soldato indistruttibile tutte le sofferenze per gli orrori della guerra. Da tenere conto inoltre la recitazione di Sylvester Stallone, che in tutto il film dice pochissime battute. Il film e il personaggio di Rambo ormai a distanza di 28 anni sono diventati una icona e un mito conosciuti in tutto il mondo.

Secondo un altro punto di vista, il film rappresenta il tentativo di elaborare la tragedia collettiva del Vietnam attraverso le categorie del nascente reaganismo. La destra americana degli anni '80 considerava la sconfitta in Vietnam come la conseguenza della sconfitta sul fronte interno, da parte dell'opinione pubblica, schierata prevalentemente con il fronte pacifista. Questa prospettiva trascura completamente altre analisi, ad esempio quella dell'intellettuale americano Noam Chomsky, secondo il quale la guerra del Vietnam poteva essere vinta, ma a condizione di effettuare una mobilitazione generale, di risorse e uomini simile a quella della seconda guerra mondiale (Chomsky, 1993). Questa scelta fu scartata dall'establishment statunitense, che riteneva di aver già raggiunto gli obiettivi per cui la guerra era stata concepita, al di là della situazione sul campo. Rambo, secondo questa interpretazione, è portatore del punto di vista che imputa la sconfitta al dissenso.



secondo me uno dei film piu belli mai girati *.*
 
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